Lettera a un universitario mai nato.

Postato il

ImageCaro maturando,

presto sceglierai cosa fare nella vita o forse hai già scelto. I consigli degli amici e dei parenti ti proiettano verso il tuo domani e tu reagisci d’istinto, sospeso tra una dolcissima curiosità e un “non me ne frega un cazzo”. Ti raccontano tante cose che digerisci a fatica. Con la pancia piena di dubbi sfogli attento le brochure delle diverse università e provi ad abbozzare il tuo futuro. Ogni scelta ipotetica è un caleidoscopio di sbocchi lavorativi dove la ragione si perde. Ti appigli alla tua appena percettibile attitudine per qualcosa, con la genuina stupidità peculiare dei giovani.

Fatti due conti in tasca. All’università spenderai in media mille euro al mese per cinque anni: sessantamila euro. Chi va a lavorare, da qui a cinque anni, avrà guadagnato in media mille euro al mese: sessantamila euro. Tra te e lui ci sarà una differenza di centoventimila euro. Prima di tutto domandati quanto tempo ti servirà per recuperare lo scarto, una volta laureato in quello che vuoi.

E non diventerai Markowitz studiando economia, non diventerai Baricco studiando lettere, non diventerai Sartre studiando filosofia, non diventerai Andrea Stella studiando ingegneria, non diventerai Renzo Piano studiando architettura, non diventerai James Cameron studiando cinema.    

Cosa farai da grande? Farai un lavoro come tutti. Chiediti piuttosto quale mediocrità vorrai perpetuare senza lasciare che i sogni pesino nelle tue decisioni. I sogni non sono altro che arroganti vezzeggiativi di pensieri banali. La mattina ti sveglierai controvoglia e andrai pedissequamente al lavoro con gli occhi asciutti che tu sia titolato o no. Le pause caffè segneranno il ritmo delle tue giornate. Talvolta farai due risate e altre volte litigherai con i colleghi, ci saranno giorni in cui avrai delle soddisfazioni mentre altri ti sembreranno non finire mai. Mese dopo mese sarai sempre meno interessato alle passioni della tua adolescenza.  

Punta in basso caro maturando, talmente in basso da fregartene di avere o non avere successo.

26 pensieri riguardo “Lettera a un universitario mai nato.

    yeuxdelynch ha detto:
    giugno 26, 2012 alle 2:20 PM

    A che cazzo di università siete iscritti per spendere 1.000 euro al mese?! ahahahah. Sogna maturando, sogna. E’ l’unica cosa che ci rimane da fare.

      cicciuzzo ha detto:
      giugno 28, 2012 alle 11:59 am

      se conti 2500 di retta (da 5-10mila pe rle private) e sei fuori sede (affitti da 400 in su + spese di vita) .. anche piu di mille!

    lesfumaturedelmondo ha detto:
    giugno 26, 2012 alle 2:22 PM

    disdegno questo abbandonare i sogni prima ancora che nascano.Perchè sono quelli che bene o male ti fanno alzare ogni mattina 😉

      Zio Effe ha detto:
      giugno 26, 2012 alle 2:29 PM

      Ma vatti a fare le canne da un’altra parte, fricchettone di merda. Spero che bene o male una mattina ti fanno alzare i becchini prendendoti per i piedi.

        Crive ha detto:
        giugno 26, 2012 alle 2:34 PM

        Ahahahahah,,,quando si dice la diplomazia…aahhaha….

        P.S: 120 k €…che botta !!!

        Janne ha detto:
        giugno 26, 2012 alle 4:01 PM

        Credo che “Spero che bene o male ti fanno” sia il segnale che un maturando sogni nell’intimo di diventare Baricco.

        Zio Effe ha detto:
        giugno 27, 2012 alle 10:01 am

        Come faccio a replicare a Janne linkando la voce “Parodia” di Wikipedia?

        lesfumaturedelmondo ha detto:
        luglio 2, 2012 alle 1:51 PM

        hahahah….io spero di no.Comunque: evviva la libertà di pensiero eh 😀

    ciccio ha detto:
    giugno 26, 2012 alle 2:44 PM

    Ho apprezzato. Davvero. Sembra quasi che, nonostante la disillusione dello slogan di questo blog, l’oltreuomo desideri un mondo migliore e per questo abbia a cuore il destino di migliaia di studenti. In fondo dietro ad ogni cinico c’è un idealista deluso. Ok, ora basta parlare di stronzate e torniamo a parlare di quello che conta davvero: la figa.

    Cansei de ser smerdjakov ha detto:
    giugno 26, 2012 alle 6:58 PM

    Come fondatore del blog e autore dei post più celebri (quelli sulla figa), mi sento in dovere di scusarmi con i lettori. L’altro socio è in preda alla tipica crisi depressiva che investe chi passa cinque mesi a Parigi completamente spesato, e come se non bastasse continua ad avvalersi di un collaboratore inquietante (Janne) il cui unico impiego è quello di correggere gli errori grammaticali di chi commenta il blog, ovvero i fan a me tanto cari. Non preoccupatevi, tornerò a spazzare via questa immondizia borghese figlia di papà medico per riportare finalmente un pò di vagina nell’Oltreuomo; io non ho tempo per essere triste, mi devo comprare il 2000 diesel. Amen

    Luna ha detto:
    giugno 26, 2012 alle 8:19 PM

    Studio lettere e spero di diventare come Fabio Volo ahahahahahahahahahahahahahahahahahah

    Lucio Goatboy Laurini ha detto:
    giugno 27, 2012 alle 11:01 am

    MI FAI VOMITARE. BEL MESSAGGIO DI MERDA CHE DAI.

      Zio Effe ha detto:
      giugno 28, 2012 alle 1:25 PM

      Se vomiti usa l’apposito sacchetto

    mododidire ha detto:
    giugno 27, 2012 alle 3:10 PM

    Oh-oh. L’oltreuomo ha, rispetto a tutti noi, più coscienza dei propri limiti…

    edgeofgloria ha detto:
    giugno 27, 2012 alle 5:14 PM

    Beh, che dire? Si coglie chiaramente l’ironia della cosa (e ci scappa anche un’amara risata), ma che senso ha avere questo atteggiamento negativo? Se la vita fa davvero così schifo, non fa lo stesso se mentre ci passo attraverso mi diverto e sogno un po’? E se invece, come credo, vivere è davvero una meravigliosa avventura – parafrasando Peter Pan e J.M. Barrie – perché perdere l’occasione di viverla come merita? =)

    libellulaverde ha detto:
    giugno 27, 2012 alle 9:30 PM

    Caro oltreuomo,
    sto dando la maturità in questi giorni e ho mandato a fanculo molti sogni. Ahaha, quand’ero piccola mi immaginavo un futuro da pediatra che cura i poveri bimbi africani, oppure da scienziata che lavora in un super-laboratorio. Molto tenero, molto patetico. Adesso, mi rendo conto che gente con un cervellino da criceto e la lingua da camaleonte uscirà di certo con un punteggio migliore del mio, alla faccia di tutti i miei ideali. A volte, penso che in Italia si premi soprattutto la prostituzione (fisica, mentale, non importa quale). Mentre studiavo, ho fatto mille lavori, dalla dog-sitter a scaricare le casse al mercato… sempre sotto-pagata, mai tutelata. Non so se il giorno in cui avrò una laurea, un ennesimo pezzo di carta, cambierà qualcosa. Credo di no. Il mio ottimismo si è impiccato ahaha. Però voglio comunque provare con l’università. Giusto per auto-lesionismo e per avere altri tre anni di speranza prima di andare a friggere le patitine al McDonalds.

    Firmato, la Maturanda-in-fase-acerba

      Crive ha detto:
      giugno 28, 2012 alle 2:02 PM

      friggile bene mi raccomando…le preferisco così… 😉

        libellulaverde ha detto:
        giugno 28, 2012 alle 3:44 PM

        ketchup o maionese?
        Mi sto già allenando a sorridere e a chiedere se si desidera l’Happy Meal. “Prendete l’Happy Meal! Solo per oggi in regalo la bambolina voo-doo di Monti” 😉

    Masha ha detto:
    giugno 28, 2012 alle 5:26 PM

    Finita ieri la maturità, come la ragazza poco sopra anch’io ho mandato a quel paese taaaanti sogni. Ho fatto lo stesso ragionamento del post. Tant’è che già da adesso inizio a lavorare e a studiare insieme non avendo un papi miliardario. E me la caverò tra un part time-università-notti in bianco prima di un esame. Esattamente come mio fratello. Esattamente come lui ad Architettura. Amen.
    E finché sono in tempo e ho i requisiti, provo pure a fare la modella. Se non mi prendono, provo un altro lavoro. Se mi prendono, fanculo la laurea, una volta che avrò messo soldi da parte potrò studiare quello che voglio fare veramente (ma al momento non mi posso permettere): fashion design.
    Banale/superficiale/ragionamento da una mediocre? Ma anche no. Perché nessun altro che come me uscirà con 100+ lo farà e ne sono certa. Andranno tutti dritti all’università, tanto a loro non resta altro. Il mio problema è che me la cavo in tutto, che la scuola non mi ha mai indirizzato né stimolato per un qualcosa in particolare, che il liceo scientifico insegna molto meno degli altri indirizzi e che mi importa molto poco dell’umanità per svolgere un lavoro come, ad esempio, il medico/infermiera/scienziata. E che la probabilità di trovare lavoro oggi è esattamente uguale per qualsiasi laurea, quindi perché mai devo puntare a scegliere un indirizzo apparentemente ben pagato tipo giurisprudenza/economia/medicina/ingegneria di stoc…
    Dunque ho pensato: se sono intelligente, niente mi impedisce di usare il cervello anche in un lavoro che apparentemente sembrerebbe non richiederlo. Il cervello va usato anche per fare carriera e me ne fregherei molto altamente se qualcuno mi definisse ambiziosa, carrierista etc… I vincitori (se sarò tale :D) non si giudicano. E non per essere banale, ma il fine giustifica davvero i mezzi. Perlomeno poi potrò vivere in pace e non pensare al quotidiano come un fardello da portare avanti senza senso e pensare “ma chi me l’ha fatta fare l’università per prendere meno di una commessa delle boutiques?”

      libellulaverde ha detto:
      giugno 28, 2012 alle 6:50 PM

      mmm…. pirandello

        Masha ha detto:
        giugno 28, 2012 alle 7:09 PM

        Lol…ironia della sorte, ieri la commissaria esterna di italiano mi ha chiesto proprio Pirandello.

        libellulaverde ha detto:
        giugno 28, 2012 alle 7:17 PM

        ahaha viviamo in anni pirandelliani 😉

      Crive ha detto:
      giugno 29, 2012 alle 8:46 am

      Fino a poco tempo fa c’era una strada corta e tutta in discesa verso una brillante carriera…in fondo alla strada c’era uno psiconano che aspettava con ansia..peccato abbiano transennato la strada…

        libellulaverde ha detto:
        giugno 29, 2012 alle 4:29 PM

        ah stai tranquillo che il grande puffo si becca ancora le sue ragazze aventi inopinabili qualità fisiche e mentali! 😉 solo che adesso non può farle diventare ministre… al massimo, a capo di qualche ente…

    fre ha detto:
    giugno 29, 2012 alle 10:33 am

    sgobberete per almeno 3 anni agognando il magnifico momento del giorno della discussione della tesi, per poi, una volta riaperti gli occhi, sprofondare nuovamente nell’insensatezza di un sistema accademico che preferisce mantenere bidelli nullafacenti o docenti morti-viventi piuttosto che sostenere i vostri sforzi e le vostre ricerche… Studiate solo se ne avete veramente una voglia incredibile, altrimenti iscrivetevi in qualche Università prestigiosa all’estero…
    Anch’io auspico a un ritorno dell’Oltreuomo verso temi più spiccatamente vaginali…

Scrivi una risposta a ciccio Cancella risposta